
//1993
Projeto Kafka
1993// Museu Solar do Barão, Curitiba, Brazil;
For days now, sheets of paper strewn over the floor of my room limit my movement; rather, they force me to forge new paths, uncover points of view different from those that regularly pronounce or withhold truths and lies.
The image of Franz Kafka with that melancholic, lost gaze follows me …
That image copied five, ten, twenty times: a Kafka carpet on which to throw one’s own anxieties.
A desire has crept over me to desacralize this simulacrum, to the point of sublimating it and - out of love for his work, envy for his genius, admiration for his being a non-hero - have him become "other".
His density was as fragile as his energy is powerful, to this day. "
S.R. 1993
“Sono giorni e giorni che sul pavimento della mia stanza sono sparsi molti fogli che limitano il mio passaggio, o forse mi obbligano a itinerari inusuali, facendomi scoprire angolazioni diverse da quelle che abitualmente parlano o tacciono verità e menzogne. L’immagine di Franz Kafka mi persegue con il suo sguardo melanconico, sperduto… La sua immagine replicata cinque, dieci, venti volte: un tappeto di Kafka sul quale gettare le proprie angosce. Si è insinuato in me il desiderio di desacralizzare questo simulacro, fino al punto di sublimarlo e, per amore della sua opera, per invidia del suo genio, per ammirazione al suo essere non-eroe, farlo diventare “altro”. Fu così fragile la sua densità quanto poderosa è ancora oggi la sua energia.” S.R. 1993